Pseudoproline |
Le pseudoproline sono indubbiamente, a tutt'oggi, gli strumenti più potenti tra quelli descritti per il potenziamento dell'efficienza sintetica nella Fmoc SPPS. È stato osservato che l'utilizzo di routine delle pseudoproline:
Le pseudoproline sono dipeptidi in cui un residuo di Ser o Thr è stato protetto in modo reversibile come ossazolidina TFA-labile prolino-simile. L'inserzione di una pseudoprolina in una sequenza interrompe la formazione delle strutture secondarie ritenute responsabili dei problemi che si verificano durante l'assemblaggio dei peptidi; di conseguenza le cinetiche di acilazione e deprotezione migliorano e diventano più prevedibili. I risultati più clamorosi si osservano nella preparazione di sequenze molto aggregate, nelle quali, con l'inserzione di una singola pseudoprolina, sono stati ottenuti incrementi di 10 volte nella resa del prodotto. Tuttavia velocità di reazione superiori e più uniformi sono utili anche nelle sintesi di routine, migliorando la resa, la purezza e la solubilità dei prodotti grezzi e semplificando la purificazione mediante HPLC, con un maggior recupero del prodotto. Nei peptidi più lunghi è risultata particolarmente efficace l'incorporazione di diverse pseudoproline a intervalli regolari lungo tutta la sequenza.
Le pseudoproline sono estremamente facili da usare. Vengono introdotte nella sequenza peptidica con i metodi di condensazione standard, sostituendo gli eventuali dipeptidi Aaa-Ser o Aaa-Thr. Sulla base dell'esperienza, sono state stilate le seguenti linee guida empiriche per il loro impiego:
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