Colonne per HPLC Chromolith®

Efficienza della separazione

Oltre a effettuare analisi ad alto rendimento, le colonne per HPLC Chromolith® offrono efficienza di separazione e risoluzione del picco eccellenti. Ciò è dovuto all'elevata permeabilità e porosità dello scheletro siliceo delle colonne, da cui derivano una minore contropressione e velocità di flusso più flessibili rispetto alle colonne particellari convenzionali. Inoltre, a differenza di quanto avviene con le colonne particellari, con Chromolith® la pressione non è un fattore limitante per la lunghezza della colonna.

Per separazioni più complesse è comunque inevitabile l'utilizzo di colonne lunghe al fine di garantire l'efficienza della separazione, necessaria per la risoluzione di tutti i composti di interesse. Per venire incontro a questa esigenza, le colonne Chromolith® sono disponibili in varie lunghezze per campioni diversamente complessi. Inoltre, è possibile collegare in serie più colonne per HPLC Chromolith®, utilizzando il Dispositivo per l'accoppiamento di colonne Chromolith® per realizzare una colonna con un elevato numero di lastrine e una bassa contropressione. Viceversa, non è possibile allungare le colonne particellari convenzionali a causa dell'eccessivo aumento della contropressione che si verrebbe a creare.

Efficienza della separazione delle colonne Chromolith® rispetto alle colonne particellari

Il grafico di van Deemter della colonna Chromolith® dimostra chiaramente che l'efficienza della separazione non si riduce in modo significativo all'aumentare della velocità di flusso, come avviene invece con le colonne particellari convenzionali. È quindi possibile utilizzare colonne monolitiche a velocità di flusso elevate con una perdita minima di risoluzione del picco.

Anche il metodo tradizionale di misurazione della qualità attraverso il conteggio delle lastrine dimostra che le colonne Chromolith® offrono una maggiore efficienza della separazione rispetto alle colonne particellari standard da 5 μm e un'efficienza pari a quella delle colonne da 3,5 μm, associata però alla capacità di aumentare la velocità fino a 9 ml/min senza raggiungere i limiti di pressione del sistema HPLC.